Roma. Autismo, riparte Filippide. In attesa del comune, spazio agli istruttori volontari
La giunta capitolina non ha ancora rinnovato l’accordo con l’associazione Filippide, che garantisce attività sportiva qualificata a un centinaio di atleti con autismo e sindrome di Down, bambini e adulti. Il finanziamento necessario è di circa 175 mila euro. Pintus: “Abbiamo incontrato Baldassarre, confidiamo in segnale positivo”.
Il progetto Filippide attende fiducioso. Ma intanto inizia le attività, con gli istruttori volontari, per non lasciare a casa i suoi atleti. E’ quanto sta accadendo a Roma, dove il progetto è nato nel 2012 e oggi offre a un centinaio di atleti, bambini e adulti con autismo, di praticare attività sportiva e impegnare in modo fruttuoso il proprio tempo.
L’accordo con il Campidoglio, su cui l’associazione Sport e società conta ormai da 4 anni, non è infatti ancora stato rinnovato. “Per una serie di ragioni, che vanno dal cambiamento di giunta alla situazione attuale dell’amministrazione”, ci spiega Nicola Pintus, presidente dell’associazione, che mercoledì scorso ha incontrato l’assessora alle Politiche sociali Laura Baldassarre. “Abbiamo presentato anche una serie di documenti per dar prova della nostra estraneità alle vicende di Mafia capitale, visto che in questo momento, le attività come la nostra sembrano essere sotto la lente d’ingrandimento. Ma il progetto Filippide – ricorda Pintus – è del Comitato italiano paralimpico, oggi ente di stato, ha una sua specificità e opera in un piccolo settore, in cui tra l’altro le risposte ai bisogni sono davvero poche e insufficienti Peraltro, ci sono sentenze del Tar in base alle quali le attività sportive possono essere affidate direttamente. Dal punto di vista strettamente burocratico, quindi, mi sento di poter rassicurar e completamente l’amministrazione”.
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