Per la stampa le persone con disabilità sono ancora “handicappate” o “menomate”
I giornali spesso usano termini vecchi o impropri per trattare la disabilità. FIABA lancia la proposta di una carta deontologica che aiuti i giornalisti ad utilizzare parole consone
Lo diciamo spesso: le parole costruiscono al realtà. Nel rappresentarla, le parole possono costruire ponti, o possono contribuire a distruggere le persone. Le parole sono strumenti, e come tali coloro che le utilizzano – soprattutto in ambito professionale – devono farne un uso consono, appropriato e rispondente alla realtà.
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Commento
Parafrasando: per la scuola le persone con disabilità sono anche “diversamente abili”