Neurodiversità: le variazioni neurali sono un ostacolo o una risorsa?
Negli anni ’90 è nato un nuovo termine all’interno dei movimenti per i diritti delle persone autistiche: neurodiversità.
Il termine fu utilizzato per la prima volta dalla sociologa australiana, con sindrome di Asperger, Judy Singer alla fine del 1990. Il suo intento era quello di spostare l’attenzione sui modi atipici di imparare, pensare ed elaborare le informazioni che caratterizzano queste condizioni invece delle solite definizioni che si soffermano esclusivamente su deficit, disturbi e menomazioni.
Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2017/07/neurodiversita-vantaggi/
(fonte: Press-IN – Sintesi del 04/07/2017)