Il pensiero magico per cambiare la scuola e il fallimento della scuola digitale
Ho recentemente letto un articoletto scritto da non so chi ma, visto il tono, certamente da un operatore della catena della retorica innovativista e digitale sulla scuola, sul rischio di fallimento del piano ministeriale per la così detta scuola digitale.
Lì il potenziale fallimento era attribuito alla cattiva formazione (del “personale”) che si sta facendo per promuovere, con adeguato indottrinamento di dirigenti e insegnanti, il programma di cambiamento della scuola italiana ideato dal governo.
Quel piano, animato da pensiero magico è, invece destinato a fallire per cause ben peggiori e strategiche, ovvero per l’insussistenza dei suoi presupposti: che la scuola possa cambiare (in meglio, ovviamente) grazie a massicce dosi di digitale.
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