Ultima modifica: 3 gennaio 2017

Il coordinatore per il sostegno, ruolo e funzioni

Il coordinatore per il sostegno, quale ruolo, quale funzioni deve svolgere? Il Piano nazionale per la formazione degli insegnanti prevede che ciascun docente abbia l’opportunità di migliorare le sue prestazioni professionali per tutta la durata delle sua vita lavorativa e di soddisfare i suoi bisogni di formativi attraverso un proprio Piano di formazione individuale.


Il referente o coordinatore per il sostegno viene nominato dal dirigente scolastico.
I compiti del coordinatore per il sostegno, sono:
– convocare e presiedere le riunioni del gruppo H, nel caso di delega del Dirigente Scolastico;
– collaborare con il dirigente scolastico e il GLH d’Istituto per l’assegnazione degli alunni alle classi di riferimento e delle relative ore di sostegno;
– organizzare e programmare gli incontri tra ASP, scuola e famiglia;
– partecipare agli incontri di verifica iniziale, intermedia e finale, con gli operatori sanitari;
– fissare il calendario delle attività del gruppo H e di quelle di competenza dei Consigli di Classe che riguardano gli alunni in situazione di disabilità;
– coordinare il gruppo degli insegnanti di sostegno, raccogliendo i documenti da loro prodotti nel corso dell’anno scolastico e le buone pratiche da essi sperimentate;
– gestire i fascicoli personali degli alunni in situazione di disabilità;
– gestire il passaggio di informazioni relative agli alunni tra le scuole e all’interno dell’istituto al fine di perseguire la continuità educativo-didattica;
– favorire i rapporti tra Enti Locali e Ambito territoriale;
– richiedere, qualora ve ne sia la necessità, ausili e sussidi particolari;
– promuovere le iniziative relative alla sensibilizzazione per l’integrazione/inclusione scolastica degli alunni, proposte dal dipartimento.
Il referente per il sostegno è un docente di sostegno; la retribuzione per le funzioni svolte viene definita in sede di contrattazione d’Istituto.
Tra le priorità tematiche nazionali previste dal Piano per la formazione vi è l’autonomia organizzativa e didattica che presuppone forme di coordinamento volto a valorizzare le risorse e le attività messe in campo per raggiungere i risultati fissati nel Piano triennale dell’offerta formativa. Il coordinamento a diversi livelli implica il possesso di competenze di tipo organizzativo, didattico, disciplinare, relazionale.
(fonte: http://www.tecnicadellascuola.it/)

Le competenze dei docenti, secondo il Piano di formazione 2016-2019, e del dirigente secondo le Linee guida (attuazione Direttiva n. 36/2016)

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