Fa discutere la risposta pervenuta il 10 agosto al dirigente dell’Istituto Comprensivo Ardea III, prof. Carlo Eufemi, da parte del dirigente del Comune di Ardea Giovanni Cocuzza in merito alla richiesta fatta da parte del preside della scuola all’amministrazione comunale di servizio AEC per l’anno scolastico 2017/2018.
Rendiamoci conto, è da almeno 30 anni che si parla dell’introduzione del computer (ora più genericamente di digitale) a scuola.
È stato innanzitutto questo il messaggio portato dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) in un incontro con il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, che ha voluto rassicurare i rappresentanti dell’organizzazione sia sulle nomine degli insegnanti di sostegno che sull’assistenza educativa e sul trasporto scolastico degli alunni con disabilità.
Una nuova piattaforma web per lo sport delle persone con disabilità dove condividere contatti, storie, informazioni e promuovere nuovi progetti sportivi.
Tre di essi provengono dalla pagina dei confronti a livello europeo dei principali indicatori sull’istruzione del sito Noi Italia dell’ISTAT, l’altro invece è tratto dall’ultima rilevazione OECD/OCSE-PIAAC sulle competenze della popolazione adulta.
I libri per la prima infanzia ad illustrazioni materiche, con doppio testo a caratteri stampa e a caratteri braille, sono generalmente prodotti artigianali, ideati e confezionati in casa e a scuola, da insegnanti e da genitori, in copia unica, e destinati all’istruzione e allo svago del singolo allievo cieco o ipovedente. – continua su http://www.orizzontescuola.it/
L’Agenzia per l’Italia Digitale indirizza e assiste sull’applicazione della normativa in tema di accessibilità, fornendo modelli e linee guida per le amministrazioni. – continua su http://www.agid.gov.it/
Ho recentemente letto un articoletto scritto da non so chi ma, visto il tono, certamente da un operatore della catena della retorica innovativista e digitale sulla scuola, sul rischio di fallimento del piano ministeriale per la così detta scuola digitale.
Sono molti i dubbi che si stanno ponendo in questi giorni molti genitori, a cui la Società Italiana di Pediatria risponde con un vademecum appena pubblicato sul proprio sito.
Compie 40 anni in questi giorni la legge 517, una disposizione che ha segnato una svolta profonda per il diritto allo studio di tutti e che ha formalizzato la volontà di costruire e garantire l’inclusione scolastica anche per le persone con diverse disabilità.