Ultima modifica: 11 novembre 2016

Barberino Val D’elsa (FI). Osservatorio astronomico per non vedenti

Percezioni tattili, modelli e opere 3D, suoni originari emanati dai corpi celesti. Al via domenica 13 novembre nel Chianti fiorentino l’iniziativa per avvicinare scienza e disabilità. Con un testimonial d’eccezione


Osservazioni astronomiche alla portata dei non vedenti. Non è un paradosso, ma l’iniziativa che l’Osservatorio polifunzionale del Chianti fiorentino, a Barberino Val D’elsa, si appresta a inaugurare con un testimonial d’eccezione: Andrea Bocelli.
Percezioni tattili, modelli e opere 3D, suoni originari emanati dai corpi celesti direttamente dalla banca dati della Nasa: l’Osservatorio polifunzionale del Chianti apre così le porte dell’astronomia al mondo della disabilità domenica 13 novembre. La sfida, spiegano i promotori dell’iniziativa, è rendere i visitatori non vedenti protagonisti attivi di un percorso di conoscenza e approfondimento del lavoro di ricerca scientifica portato avanti dalla passione del team di astronomi, esperti e centinaia di cittadini volontari che operano nel polo chiantigiano.
Al termine di un percorso durato tre anni si realizza dunque il progetto “Stelle oltre il buio” curato da Emanuele Pace, responsabile scientifico dell’Osservatorio, Gianni Paoli e Brigida Cirillo, finalizzato a rendere la scienza fruibile a chi non può vederla.
Inaugurato nel 2010 da Margherita Hack, l’Osservatorio polifunzionale del Chianti fiorentino è di proprietà dell’Unione comunale del Chianti fiorentino ed è stato realizzato su spinta del gruppo Astrofili del Borghetto dai Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa con un investimento pari a circa 400mila euro e il sostegno del Lions Club Barberino Montelibertas.
http://www.osservatoriochianti.it/

Approfondimento
Touch the Invisible Sky: l’esplorazione Braille del cosmo
Nel 2008 un accordo tra la NASA e la National Federation of the Blind (USA) ha portato alla realizzazione di un libro composto da 60 pagine di immagini a colori catturate dai telescopi spaziali di tutto il mondo, da Hubble a Chandra, passando per Spitzer.
Il libro si i chiama “Touch the invisible sky – Tocca il cielo invisibile” e contiene le immagini in Braille che ritraggono l’universo, opportunamente modificate con linee, solchi, rigonfiamenti e texture diverse per renderle accessibili ai non vedenti.
I meriti di questa originale edizione sono degli autori-astronomi Simon Steel dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Chambridge e Doris Daou della Nasa, insieme a Noreen Grice, educatrice del Museum of Science di Boston.
Touch the Invisible Sky si conclude con la seguente analogia: “immagina di poter udire solo il suono emesso dai tre tasti centrali di un pianoforte e di dover indovinare una canzone … essere in grado di studiare una stella, nebulosa, o galassia attraverso l’intero spettro elettromagnetico, al contrario, ci offre la visione generale, fornendoci indizi per svelare i più grandi misteri…”
https://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2008/15jan_touch
http://chandra.harvard.edu/edu/touch/
https://vimeo.com/album/138227

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