Le tecnologie come risorsa inclusiva
Le tecnologie possono rispondere alle necessità di bisogni specifici ma possono essere utilizzate dall’intero gruppo di alunni e docenti che compongono la comunità scolastica in un orizzonte inclusivo.
(Bonaiuti, 2009; Zambotti, 2010).
Grazie all’uso delle tecnologie a scuola possono essere valorizzate alcune direzioni dell’azione didattica, quali:
1. didattica basata sulla valorizzazione dei diversi canali;
2. apprendimento significativo basato sulla risoluzione dei problemi e sull’attivazione delle preconoscenze;
3. strategie di apprendimento cooperativo, attivo e partecipativo;
4. adattamento dei materiali;
5. crescita di competenza digitale nella classe (consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione).
(Da “Saggezza digitale” di Marc Prensky).
La mancanza di integrazione tra tecnologia e metodologia didattica, oltre a frenare il rinnovamento e l’adeguamento delle prassi didattiche ai nuovi bisogni, ostacola l’uso continuativo degli strumenti compensativi e delle tecnologie assistive (computer, correttore ortografico, eco in scrittura, sintesi vocale, libri digitali, audiolibri, libri parlati, calcolatrice, software per la costruzione di mappe…) nel contesto classe da parte degli studenti con BES, che non vogliono sentirsi diversi dagli altri.
(fonte: Dislessia Amica)