Ultima modifica: 17 dicembre 2016

Strumenti digitali preziosi per chi e’ disabile

Computer, tablet, smartphone, lavagne luminose: le nuove tecnologie possono facilitare l’apprendimento scolastico dei disabili? L’esigenza che si assumano competenze didattiche specifiche volte a soddisfare i bisogni particolari degli alunni è da sempre una meta imprescindibile dell’azione educativa e didattica.


Oggi questo aspetto assume un’importanza decisiva in quanto nelle nostre agenzie formative, nelle nostre scuole stanno esplodendo le problematiche personali degli allievi, dalla dislessia ai deficit di attenzione e iperattività. Per non parlare dell’autismo. La complessità di una vita odierna sempre più difficile sollecita i bambini e i ragazzi a vivere con particolare spontaneità le loro esperienze presentando le proprie difficoltà, i propri dolori, le proprie necessità. La didattica speciale volta all’inclusione è indispensabile per soddisfare questi bisogni perché indica strade metodologiche sicure, pratiche di insegnamento fondate, prospettive didattiche valide per la crescita personale e comunitaria degli allievi.
Per creare contesti educativi e didattici validi e capaci di dare risposte significative agli alunni con disabilità o con problemi, è necessario effettuare un salto di qualità nel campo dell’innovazione. La tecnologia per la didattica rappresenta una risorsa a disposizione degli educatori e degli insegnanti: non è più possibile esercitare un’azione didattica efficace senza il suo impiego, soprattutto se parliamo di differenziazione. La necessità di programmare attività idonee e calate sulle esigenze di ogni allievo impone il suo utilizzo. Tutti i dispositivi presenti nel panorama tecnologico didattico, incluse le tecnologie ‘assistive’ sempre più sofisticate, costituiscono alleati preziosi.
Ricordiamo come l’accessibilità informatica sia ormai presente nei dispositivi tradizionali e aiuti le persone con deficit nelle attività quotidiane, grazie ai comandi vocali dei device, alle tastiere dedicate a particolari disabilità, alle periferiche adattabili, ai comandi oculari. Il Centro studi sulla disabilità e marginalità (CeDisMa) dell’Università Cattolica si occupa da anni di questi aspetti. Una delle nostre ricerche più recenti (‘Includere a scuola con l’ipad: processi e modelli pedagogici’) ha dimostrato che la robotica, arrivata a notevoli gradi di eccellenza, costituisce una novità che non è più possibile ignorare o minimizzare.
Le stesse leggi e normative ministeriali sollecitano gli insegnanti a prendere coscienza dell’importanza delle tecnologie nella didattica speciale: è il caso della Legge 170/2010 per gli allievi con disturbi specifici dell’apprendimento, dove si sottolinea che la scuola ha l’obbligo di garantire ‘l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche’. È perciò doveroso prendersi pedagogicamente a cuore la vita di uomini e donne che non posseggono abilità e potenzia-lità: così li potremo aiutare a entrare nel mondo e a vivere dignitosamente, grazie a sostegni educativi e didattici mirati, tempestivi, competenti e fondati scientificamente.
di LUIGI D’ALONZO,
ordinario di Pedagogia speciale all’Università Cattolica e direttore del CeDisMa
(fonte: Press-In anno VIII / n. 2787 – Avvenire del 15-12-2016)
http://www.pressin.it/leggi.php?idarticolo=49781

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